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LORENZO MASCHERONI (1750-1800)
La geometria del compasso. - Pavia, Eredi di P. Galeazzi, Anno V della Repubblica Francese 1797. - [2], XVIII, 264 p., 14 tav. f. t.; 21 cm.
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Stampata nel 1797 nei mesi in cui Mascheroni frequentava Bonaparte a Mombello per la preparazione della Costituzione della Repubblica Cisalpina, La geometria del compasso si inseriva in quel ritorno di interesse per la geometria pura che stava caratterizzando la nuova didattica nata dalla Rivoluzione francese e i cui esempi più illustri erano la Géometrie descriptive di Gaspard Monge insegnata all'École Normale de l'an 3 (lezioni tradotte parzialmente in italiano nel 1798) e gli Éléments de géométrie di Legendre (1794).
Mascheroni dimostrava che tutti i problemi risolubili con riga e con compasso possono essere risolti con il solo compasso. In particolare si occupava della divisione esatta o approssimata del cerchio in parti uguali.
Da questo tipo di problemi, illustrati nell'Encyclopédie (Quart de cercle mural) Mascheroni aveva ricevuto lo stimolo a scrivere un'opera che altrimenti poteva configurarsi come una curiosità per specialisti. Infatti il compasso è strumento molto più preciso della riga quando si vuole dividere ad esempio un quadrante astronomico di grandi dimensioni come avevano mostrato Bird, Graham e Ramsden in Inghilterra.
L'opera, dedicata a Napoleone ``l'Italico'', in effetti stupì Laplace e Lagrange, mostrando come con il solo compasso si può costruire il centro di un cerchio dato.
La Geometria del compasso fu tradotta in francese da Charette nel 1798 (una seconda edizione è del 1828) e in tedesco nel 1825.
Bibliografia: Rapports à l'Empereur sur le progrès des sciences, des lettres et des arts depuis 1789. I. Sciences mathématiques, par J. B. Delambre, présentation et notes de J. Dhombres, Paris, Belin, 1989; Lorenzo Mascheroni. La geometria del compasso, a cura di G. Mirandola, Bergamo, Moretti e Vitali, 2000.
Luigi Pepe